games without frontiers

in your eyes

Growing Up tour - Summer 2003
West Palm Beach, Florida - 14 Giugno 2003
more than this the tower that ate people


Commento e foto di Paolo Scattarreggia
 



don't give up

growing up


Track List:

Red Rain
More Than This
Secret World
Games Without Frontiers
Mercy Street Darkness
Digging In The Dirt
Don't Give Up
The Tower That Ate People
Growing Up
Shock The Monkey Solsbury Hill Sledgehammer
Signal To Noise (Encores)
In Your Eyes Biko



mercy street

Biko

signal to noise

 

 

 

 

 

Dopo aver portato in scena il Growing Up Tour prima in Nord America (Autunno 2002) e poi in Europa (Primavera 2003), Peter Gabriel ha deciso di tornare negli USA ed in Canada con il “Summer 2003” Tour, una serie di concerti studiati per degli auditorium più piccoli rispetto a quelli scelti nelle fasi precedenti del Tour, e di conseguenza con una scenografia più ridotta ma non per questo meno accattivante e sorprendente. I lettori di Dusk hanno già ampiamente letto dei resoconti relativi ai concerti precedenti, pertanto qui provvederemo principalemte ad evidenziare le maggiori differenze tra questa nuova fase del Growing Up Tour e quelle precedenti, basandoci sul concerto tenuto nel Sound Advice Amphiteathre di West Palm Beach, Florida, il 14 Giugno scorso.

La serata e’ stata aperta dall’ interessante cantante uzbeka Sevara Nazarkhan e dal suo gruppo. Invece che circolare come nelle altre fasi del Tour, Il palcoscenico ha questa volta la tradizionale forma rettangolare su un lato dell’anfiteatro. Sei pannelli color argento (a blocchi ravvicinati di due) sono posizionati dietro alla band (stessa formazione del resto del Tour) ed il fondo del palcoscenico fa da schermo, dove nella parte in alto a destra vengono proiettate immagini e colori durante il concerto.

Si apre non più con Here Comes The Flood, bensi’ con Red Rain, seguita da More Than This e da Secret World. Durante questi tre pezzi luci colorate si alternano ad illuminare la band e il palcoscenico creando suggestivi effetti visivi. La prima sorpresa arriva con Games Without Frontiers, non solo in quanto prima delle “nuove” canzoni inserite in questo “Summer 2003” Tour, ma poiche’ durante il pezzo Peter e Melanie cominciano a scorazzare su e giu’ in velocita’ per il palco alla guida di due “Segway” (recente invenzione Americana di gran moda - una sorta di monopattino che come forma ricorda un po’ una falciatrice e che funziona con batterie caricate ad elettricita’ ed un innovativo sistema elettronico di controllo del mezzo) mentre cantano il ritornello della canzone, creando grande stupore tra il pubblico!

Si prosegue con Mercy Street, introdotta dalla band dal breve passaggio vocale a cappella come nei concerti precedenti, mentre viene proiettata una grande luna in alto a destra sullo sfondo del palcoscenico. Dunque l’effetto luna che prima era tridimensionale diventa una imagine, comunque assai suggestiva. Dopo l’introduzione vocale, Peter raggiunge le sue tastiere e comincia a suonare in piedi, Ged Lynch torna alla batteria, Richard Evans si siede in mezzo al palco ed e’ illuminato quando suona il flauto e tutti gli altri si siedono sul bordo anteriore del palco a suonare o cantare.

Arriva Darkness: la luna diventa rossa durante la parte iniziale del pezzo e poi tutto il palco diventa verde con foglie e rami di alberi proiettati nella luna creando un effetto visivo molto suggestivo. Il pezzo successivo e’ Digging In The Dirt, durante il quale Peter ripropone la luce sulla fronte gia’ usata nel Secret World Tour che proietta sulla luna particolari sempre in movimento del suo volto mentre canta. A tratti poi prende in mano una grande torcia che rivolge verso il pubblico mentre le luci del palco passano dal bianco al rosso e quindi al verde.

Alle note introduttive di Don’t Give Up (altra’ novita’ rispetto ai concerti precedenti) il pubblico risponde con grandissimo entusiasmo, poi manifestato nuovamente con grandi applausi durante la canzone, eseguita in duetto da Peter e Melanie. Due coni di luce viola illuminano solo padre e figlia lasciando all’oscuro il resto dello stage. Peter cammina verso il centro del palco e si siede su una panca, assumendo diverse posizioni – di spalle, di fronte, di profilo – durante la canzone mentre Melanie resta in piedi accanto a lui alla sua destra. Nel finale Peter si alza per guidare il tradizionale coro con il pubblico.

Nuova sorpresa: The TowerThat Ate The People, dall’album OVO. Luci bianche e blu si alternano vorticosamente al ritmo incalzante della musica, mentre sulla luna vengono proiettate forme squadrate che poi diventeranno le finestre di un palazzo. E’ il momento di Growing Up e della Zorb Ball, che a sorpresa esce anche stavolta dalla parte superioire circolare (fissa) del palcoscenico,. Peter ci danza dentro come al solito e riesce a colpire e “stendere” Tony Levin che termina la canzone suonando prima mezzo sdraiato e poi seduto. Luci colorate di blu avvolgono l’intero palcoscenico.

Altra novita’: Shock The Monkey. Il pezzo, accolto con grandi urla dal pubblico, viene introdotto con dei bei giochi di luce blu. All’arrivo del celebre ritornello, Peter non salta piu’ come una volta, alzando solo le braccia mentre il palco diventa verde e spruzzi di fumo bianco e verde lo circondano. Tutto il pubblico e’ in piedi a cantare entusiasta, un entusiasmo che continua con l’arrivo di Sledgehammer, durante la quale Peter indossa la famosa giacca illuminata del video.

La prima parte del concerto si chiude come sempre con Signal To Noise. Qui le luci intermittenti (effetto stele) e poi quelle piu’ forti verdi e blu che in Italia erano proiettate muovendosi in verticale sulla colonna che costituiva il corpo centrale del palcoscenico, sono replicate sulla luna creando lo stesso effetto, mentre Peter canta illuminato da un cono di luce a sinistra del palco. Anche qui tutti i componenti della band lasciano progressivamente la scena con Ged Lynch che rimane da solo a suonare la batteria.

Breve pausa e si rientra per In Your Eyes, con Sevara Nazarkhan sul palco a emulare i vocalizzi di Youssou N’ Dour. Solito ballo generale ed entusiasmo finale sul palco e tra il pubblico.

Quindi Peter annuncia che la prossima canzone e’ Biko, cantata tra colonne di luce alternate bianche e rosse che creano un intenso effetto visivo e contribuiscono a rafforzare l’emozione visibile che il pezzo suscita tra il pubblico. Alla fine Peter lascia come sempre il palco per primo seguito dagli altri musicisti con le parole “il resto dipende da voi”… Tutto si spegne dopo l’ultimo colpo di batteria. Quindi la band torna sul palco per gli inchini di rito in vecchio stile vecchio stile Genesis che non si erano visti durante le fasi precedenti del Tour.

Paolo Scattarreggia



growing up

digging in the dirt

digging in the dirt


Darkness


the tower that ate people

shock the monkey