Wind & Wuthering

 


VENTO E TEMPESTA

Finalmente disponibili per tutti le traduzioni italiane di Giovanni De Liso.
Il titolo dell’album è ispirato al celebre romanzo di Emily Bronte, Wuthering Heights, pubblicato nel 1847 e tradotto in Italia come Cime Tempestose.


Undicesimo Conte di Mar (Eleventh Earl of Mar)
di Banks/Hackett/Rutherford ©1976
Il Mar è un’antica contea della Scozia Nordorientale. L’undicesimo Conte del Mar, al secolo John Erksine, guidò una rivolta fallita contro gli Inglesi (n.d.t.)

Il sole era sorto da un paio di ore,
Ricoprendo la terra con uno strato di oro.
Il morale era alto e la pioggia aveva smesso di cadere,
Le provviste scarseggiavano, ma ragazzo non era finita qui.
Undicesimo Conte di Mar
Non sei riuscito a portarli molto lontano Papà!
Oh papà, l’hai promesso.
Sulla strada in direzione di Perth,
Avanti e indietro in cerchio se ne andavano.
Fondarono una città aperta a metà e pronta ad accogliere
Gli eroi conquistatori con le piaghe sui piedi.
Undicesimo Conte di Mar
Li hai portati lontano a tutti i costi. Papà!
L’hai promesso, l’hai promesso.
Vedi lo Stewart tutto vestito elegante
Ha gli occhi dietro la testa.
Chi è giunto in una nave a forma di conchiglia
Che riusciva a malapena a galleggiare,
Non riuscirebbe nemmeno a sollevare una spada,
Vestito così elegantemente e maleodorante di vino.

Papà, devi partire!
Arriva il vescovo vestito di tutto punto
Ti benedirà se sei disposto a pagare

(Ancora strali verso la Chiesa, dopo il riferimento alla fine di Get ‘Em Out By Fryday su Foxtrot, n.d.t.)

Con un cenno del suo strano vecchio bastone
C’è un fascio di luce che attraversa i tuoi occhi.
Dopo aver aspettato una settimana, non era ancora apparso
Quel glorioso momento che tutti temevano.
Perciò stanno continuando a cavalcare sulla cresta dell’onda
Sono diretti a Londra e quella sarà la loro tomba.
Undicesimo conte di Mar
Non riusciva a fermarli per molto tempo Papà!
Sto aspettando, sto aspettando.
E’ tempo di andare a letto ora
Non sembra mai troppo entusiasta
Di essere ospite
Nel regno dei sogni
Volare dal pendio di una collina
Fare cenni agli alberi
Essere una tenda della barca a vela
Imitare la brezza
Sto lottando contro la forza di gravità
Mio padre non consentirà loro di prendermi
Una voce grida, sembra che stia chiamando
Il volto cambia, i lineamenti stanno bruciando.
Papà, devi andare! Vedi i quindici che ti passano accanto,
Dì ai proprietari terrieri ed ai padroni
Che stanno correndo a ritroso oggi,
E ancora una volta tu sei rimasto solo.
Seppelliti i ricordi, dimenticati gli amici
Rimasto da solo per un anno o due.
Fino a che le storie continueranno ad essere confuse e le leggende a diventare realtà
Allora continua a farlo.
Alcune cose non finiscono mai,
Undicesimo Conte di Mar
Non andrai molto lontano.
L’hai promesso, l’hai promesso, l’hai promesso.
Papà!
Quello della Vite (One for the Vine)
di Banks ©1976
Cinquantamila uomini furono costretti a fare la volontà di uno.
La sua pretesa fu enunciata molto semplicemente, sebbene lui non l’avesse mai espressa a voce alta
Io sono l’eletto.
In suo nome potevano fare stragi, per il suo nome potevano morire.
Anche se erano in molti a credere in lui, ancora di più erano quelli convinti che mentisse,
Ma costoro continueranno a combattere.
Poi uno la cui fede era scomparsa
Scappò fuggendo sulla montagna
Ma prima di raggiungere la sommità,
Un passo fuori posto lo fece deviare
Dal sentiero allestito per lui.
Lontano dalla montagna,
Su una desolata distesa di ghiaccio.
Questo paesaggio inatteso lo immobilizzò e lo atterrì,
Ma nulla fu la sua paura paragonata a quella di coloro che lo videro comparire.
errore e soggezione s’impossessarono delle loro menti.
Semplice era il popolo che abitava
Questa gelida terra.
Perciò non sorprendentemente il loro pensiero fu,
Ecco l’eletto di Dio,
Venuto a liberarci da
Tutti i nostri oppressori.
Saremo sovrani su questo mondo.
Seguitemi!
Starò al vostro gioco,
Finché non troverò la strada del ritorno a casa
Seguitemi! Vi darò forza interiore
Coraggio per vincere le vostre battaglie
No,no, no, così non si può andare avanti
Diventerà come tutto quello da cui sono fuggito
Devo fermarmi un attimo.
Camminò in una vallata,
Tutto solo.
Lì parlò con l’acqua e poi con la vite.
Non mi lasciano scelta.
Devo condurli alla gloria o più probabilmente alla morte.
Viaggiarono attraverso l’altopiano di ghiaccio, fino ai suoi confini.
Poi attraversarono una catena montuosa e videro la pianura finale.
Incitò la gente a proseguire ancora.
Poi, su un pendio distante
Osservò uno senza speranza
Scappare fuggendo sulla montagna.
Pensò di riconoscerlo per la sua andatura,
E dal modo in cui cadde,
E dal modo in cui si rimise in piedi
E svanì nel nulla.
Il Tuo Modo Particolare (Your Own Special Way)
di Rutherford ©1976
Vai abbastanza lontano e raggiungerai,
Un posto dove il mare scorre sotto,
E vedremo la nostra ombra, alta nel cielo,
Svanire nella notte.
Navigo il mondo da sette anni,
Ed ho lasciato tutto ciò che amavo alle mie spalle in lacrime.
Vieni qui, ovunque tu sia,
Sono stato da solo per troppo tempo.
Tu, tu hai il tuo modo particolare
Di stringere la mia mano tenendola sopra l’acqua
Non lasciarla mai andare – oh no, no, no.
Tu, tu hai il tuo modo particolare
Di far girare il mondo
Nello stesso verso in cui io sto andando
Non fermarlo mai.
Chi ha visto il vento, né tu né io
Ma quando la barca si muove se ne sta andando via
Tra me e te davvero non credo
Sappia dove sta andando affatto.
Tu, tu hai il tuo modo particolare
Di farmi girare due volte il mondo
Senza mai essere più vicino a casa
Del giorno in cui sono partito.
Tu, tu hai il tuo modo particolare
Di tenere stretta la mia mano tenendola sopra l’acqua,
Non lasciarla mai, no, no, no.
Cosa significano i sogni notte dopo notte
L’uomo nella luna è una luce accecante
Perché non vieni fuori, chiunque tu sia,
Mi hai seguito per troppo tempo.
Tu, tu hai il tuo modo particolare
Di stringere la mia mano, non lasciarla mai
Tu, tu hai il tuo modo particolare
Di far girare il mondo
Nello stesso verso in cui io sto andando
Non lasciarmi mai.
Quale Gorilla? (Wot Gorilla?)
di Collins/Banks ©1976
Strumentale
Tutto quello che accade ad un Topo di notte (All In A Mouse’s Night)
di Banks ©1976
Coppia d’innamorati:
Non riesco a vederti ma so che sei là.
Devo mettermi accanto a te perché è tanto il freddo che fa.
Vieni vicino a me, ti riscalderò in un momento,
Stringimi forte come se ci riparassimo da pioggia e vento.
Topo:
Credo di poter uscire per un giretto
Nella notte e fuori da questa tana-ghetto
Forse troverò del cibo
Camminando lungo questo tappeto nuovo
Sempre grossi problemi trovo
Vicino alla porta
D’un tratto urta contro il legno, l’uscio è bloccato.
Si ode una voce dal letto, verrà smascherato.
Quale che sia la direzione per scappare, deve raggiungere la tana in qualche maniera,
Ma la luce è stata accesa, ora è cieco come una talpa in una miniera.
Ora vedo che stanno venendo verso di me,
Hanno bloccato l’uscita, non ho più possibilità di fuga.
Coppia:
Lascia andare quella povera bestia, dai amore
Non riesco a dormire con in giro quel roditore.
Ok, allora andrò a prendere una scatola giù,
Tienilo d’occhio con attenzione che se scappa non lo prendiamo più.
Topo:
La porta è stata aperta, è il momento di fuggire.
Devo uscire velocemente, meglio spiacente che tardi.
Sono fuori sulle scale.
Non mi prenderanno più ora, farò il giro della casa.
Andrò al piano di sotto e nella credenza.
Sarebbe bello.
D’un tratto urta contro del pelo di animale, cosa davvero da sciocchi,
Un gatto è molto più rapido degli uomini e dei loro occhi.
L’inseguimento che segue può avere solo una conclusione,
A meno che un aiuto esterno non dia al nostro amico in difficoltà una soluzione.
Ma adesso il gatto arriva al momento dell’esecuzione
Alza la zampa, scorrerà del sangue a causa di questa azione.
Gatto:
Peccato topo, questa è la fine del tuo viaggio
Qualcosa mi dice che porterò io il tuo pesante fardello dopo un assaggio.
Ma non è andato così, quel balzo finale
Un vaso cade sulla sua testa e lo fa fuori
Ma questo è tutto quello che accade ad un topo di notte
Affrontare tutti quelli vogliono fare a botte.
Racconto del gatto:
Me ne stavo lì con la schiena rivolta verso il muro,
Quando è arrivato questo enorme topo, alto dieci piedi,
Con denti ed artigli da competizione
Bastò un solo colpo.
Sangue sui tetti (Blood On The Rooftops)
di Hackett/Collins ©1976

Foschia e nuvole, un film Inglese, la recita del mercoledì
Guardiamo sempre la Regina il giorno di Natale
Vuoi rimanere?
Anche se i tuoi occhi vedono marinai naufraghi hai ancora voglia di bere
La prospettiva è buona anche se in Galles potrebbe piovere
Salvo ancora una volta.
Saltiamo le notizie, amico (vado a preparare del tè)
Arabi ed Ebrei, amico (è troppo per me)
Mi sconcertano, amico (mi disturbano il sonno)
E la cosa che odio – oh Signore!
E’ stare in piedi sino a tardi a guardare i dibattiti sul destino di qualche nazione.
Ipnotizzato da Batman, Tarzan, ancora sorpreso!
Hai conquistato l’Ovest in tempo per essere nostro ospite
Scegli il premio!
Goccia di vino, un bicchiere di birra, cara, che ora è?
La sporcizia sul Tyne è mia, tutta mia
Sono le nove e cinque.
Sangue sui tetti – Venezia a primavera
Le strade di San Francisco – una parola da Pechino
Il tumulto venne iniziato – da un giovane Errol Flynn
Meglio ai tempi miei – oh Signore!
Perché quando ci annoiammo, iniziò la guerra mondiale, felici ma poveri
Perciò saltiamo le notizie, amico (vado a preparare del tè)
Sangue sui tetti (è troppo per me)
Quando la vecchia Mamma Oca si ferma – e loro sono fuori di 23
Allora la pioggia ha fermato il gioco dei Lords
Sembra che Elena di Troia abbia ancora una volta trovato un volto nuovo.
Sonno agitato per chi dorme…
(Unquiet Slumbers For The Sleepers…)
di Hackett/Rutherford ©1976
Strumentale
…In questa terra tranquilla
(…In That Quiet Earth)
di Hackett/Banks/Rutherford/Collins ©1976
Strumentale

Ancora un chiaro riferimento al romanzo di E. Bronte, Wuthering Heights, che si conclude con la seguente frase “…you’ll understand how quietly they rest the sleepers in that quiet earth”, ossia “capirete quanto tranquillamente riposa chi dorme in questa terra tranquilla”. I Genesis capovolgono il senso della frase del romanzo, in linea con il mood del pezzo.

Afterglow
di Banks ©1976

L’Afterglow è il bagliore di luce che si vede ad ovest dopo che il sole è tramontato.

Come la polvere che si deposita tutto intorno a me,
Devo trovare una nuova casa.
Le strade e le catapecchie dove di solito mi riparavo
Sono tutte un’unica cosa per me ora.
Ma io, io cercherei ovunque
Solo per sentire la tua voce
E camminerei su strade più ostili di questa
In un mondo che prima mi era familiare.
Mi manchi più
Del sole che si riflette sul mio cuscino
Portando il calore della nuova vita.
Ed i rumori che echeggiano tutto intorno a me,
Li intravedo di notte.
Ma ora, ora ho perso tutto,
Ti darò la mia anima.
Il senso di tutto quello in cui credevo prima
Mi sfugge in questo mondo di nessuno, di niente.
Ed io cercherei ovunque
Solo per sentire la tua voce
E camminerei su strade più ostili di questa
In un mondo che prima mi era familiare.
Poiché ora ho perso tutto,
Ti darò la mia anima.
Il senso di tutto quello in cui credevo prima
Mi sfugge in questo mondo di nessuno,
Mi manchi di più.